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Punta Parrino
Punta Iavuta

   

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Ormeggiati lungo la costa Sud-Est di Lampedusa entriamo in acqua e scendiamo lungo la cima dell'ancora. Una volta sul fondo iniziamo la nostra immersione seguendo un canyon roccioso, le cui pareti sono ricche di cavità e anfratti. A circa -18 metri di profondità giungiamo su di un pianoro sabbioso caratterizzato dalla presenza di vari massi, tra i quali è possibile scorgere polpi e scorfani. In uno di questi massi troveremo inoltre un’ancora di epoca bizantina incagliata. Dopo l’esplorazione del pianoro sabbioso, che regala all’acqua un’incantevole colore turchese, proseguiamo verso la parete che costeggia l’isola mantenendoci tra i -18m ed i -10m. Qui anfratti e grotte offrono tana per piccoli e medi esemplari di cernie e corvine. Proseguendo lungo la parete saremo in compagnia di 

murene, pesci pappagallo, saraghi e nuvole di castagnole che ci accompagneranno fin sotto la barca.

Ormeggio: -12m 
Max Profondità: -18m
Livello: Facile

Punta Parrino

Ormeggio: discesa nel blu 
Max Profondità: -40m
Livello: Impegnativa

L’immersione di Punta Parrino viene divisa in Nord e Sud, con la possibilità per i subacquei più esperti di effettuarle entrambe in un unico tuffo emozionante in drift. Partendo da Punta Parrino Nord scendiamo lungo la parete affiancando un lungo crepaccio interamente ricoperto da margherite di mare (parazoanthus), e spesso abitato da nudibranchi e piccoli polpi. Raggiungendo la base della parete saremo intorno ai -30 metri, dove troveremo un gruppo di massi fra i quali si nascondono scorfani e musdee. Proseguendo sorvoleremo una fitta foresta di Posidonia oceanica alla scoperta di due splendidi reperti di ancore bizantine. Continuiamo la discesa fino ad arrivare sul fondale sabbioso per ammirare lo spettacolare contrasto cromatico fra il  blu delle acque circostanti e l'azzurro del fondale. In questa fase dell'immersione si possono scorgere cernie di grossa taglia, banchi di saraghi e se fortunati  assistere al volo nel blu di qualche esemplare di trigone. Rientrando verso la barca seguiremo uno splendido canyon colmo di grossi massi accatastati, che formano piccoli passaggi dove è possibile ammirare esemplari di  corvine e saraghi. La barca, che ci ha seguito durante tutta l’immersione, sarà già ormeggiata lungo la parete sud di Punta Parrino, all'interno dell’omonima cala su un fondale di circa -10m.

Grotta del Parrino

Ormeggio: pedagno 
Max Profondità: -40m
Livello: Impegnativa

Il sito prende il nome da una grotta situata a largo di Punta Parrino, a circa mezzo miglio dalla costa. Dopo aver pedagnato sul punto seguendo le coordinate del nostro GPS, entriamo in acqua e dopo un breve check di superficie iniziamo la discesa nel blu. Dopo una breve esplorazione ci ritroviamo a -39 m davanti all'ingresso della grotta, dove un paio di grosse cernie stanno di guardia. Ci addentriamo nella prima camera, ampia e ricca di colori, dove spesso è possibile avvistare aragoste e magnose. Seguendo un raggio di luce proseguiamo nella seconda camera, di dimensioni ridotte. Sul fondo piccoli sassolini bianchi sui quali frequentemente è adagiato un grosso esemplare di trigone che ci scruta con i suoi occhioni grigi. Entrando poi nella terza ed ultima camera notiamo la rigogliosa presenza di margherite di mare che offrono alla nostra vista uno scenario con una predominante di color arancione. Dopo circa dieci minuti di fondo seguiamo con lo sguardo un raggio luminoso proveniente dalla volta, dove un sifone ci fornirà la via d’uscita alla profondità di -34 metri. Raggiunto il nostro pedagno risaliremo rispettando le relative tappe di sicurezza.

Capo Grecale

Ormeggio: discesa nel blu 
Max Profondità: -18m -40m
Livello: Facile - Impegnativa

L’immersione di Capo Grecale è uno dei tuffi più suggestivi delle Isole Pelagie e si svolge ai confini della Zona A  dell’Area Marina Protetta. Viene divisa in due siti: Capo Grecale Nord e Capo Grecale Sud. La prima più impegnativa è riservata ai subacquei più esperti, la seconda più facile è rivolta a tutti.



Capo Grecale Nord 

Dalla parete nord scendiamo nel blu in direzione ovest mantenendo la parete sulla nostra sinistra. Alla profondità di -30 metri ci troviamo attorniati da grossi esemplari di Cernie e Dotti che si aggirano indisturbati. Proseguendo nella discesa in direzione sud ammiriamo la splendida parete che va giù fin oltre i 50 metri. Qui numerosi massi offrono tana ad aragoste e cicale. L'incredibile visibilità dell’acqua ci permette di scrutare il fondo sabbioso. Cominciando a risalire lungo la parete noteremo il passaggio di pesce pelagico come tonnetti e ricciole che ci accompagneranno fino al rientro alla barca. ​

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Capo Grecale Sud 

La barca viene ormeggiata su di un fondale di -12 metri circa. Scendendo lungo la cima dell’ancora raggiungeremo un fondale ricco di massi di colore verde e bianco, che creano un curioso contrasto cromatico. Proseguendo verso Sud scendiamo fino a -18 metri, dove troveremo il relitto di una gabbia da pescicoltura, divenuto tana per diverse specie come ​murene, polpi, scorfani, saraghi e gronghi. ​Rientrando verso la barca  è facile incontrare diversi individui di pesci ​pappagallo. ​

Taccio vecchio

Ormeggio: -10m
Max Profondità: -18m/-30m
MultiLivello: Facile/Impegnativa

Ormeggiati su di un pianoro a circa -10 metri iniziamo la nostra immersione dirigendoci verso costa. Banchi di castagnole formano vere e proprie nuvole nere che ci accompagneranno fino all’ingresso della famigerata grotta di Taccio Vecchio, a -8 metri di profondità. Entrati nella grotta ci ritroviamo nella prima camera, la più stretta, con un fondale ricoperto da piccoli sassolini bianchi. Con l’ausilio delle nostre torce continiamo l’esplorazione per entrare nella camera principale, dove assistiamo ad un suggestivo scenario dalle tonalità blu-turchese. Tale effetto scenografico è dovuto ai raggi solari che penetrano dal grosso sifone d’uscita principale e da altre fenditure secondarie. Abitualmente tana di un grosso Trigone, questa grotta ci regala sempre grandi emozioni con le sue pareti ricche di colori, simpatici paguri e piccoli banchi di re di triglia. Uscendo dal grande sifone ad una profondità di -18 metri, proseguiamo la nostra immersione verso la parete esterna della punta di Taccio Vecchio. Sul fondale sabbioso dimorano agglomerati di spirografi. Per i più esperti l'immersione prosegue lasciandoci la parete alle nostre spalle in direzione nord, e dopo qualche minuto di pinnegiata, ci troveremo ai piedi di una grossa secca a circa -30 metri di profondità. Attorno alla secca stazionano grossi dentici e cernie. In determinati periodi, quando l'acqua è più calda, è possibile avvistare maestosi banchi di barracuda. Risalendo lungo la dorsale della secca, in direzione della barca, scorgiamo ldiversi esemplari di corvine e grandi nuvole di acciughe e salpe.

Grotta Santa

 

Entrati in acqua, iniziamo la nostra immersione, e mantenendoci ad una profondità di circa -8 m ci dirigiamo sotto costa, dove è situato l’ingresso della Grotta Santa. La prima stanza, molto ampia, raggiunge una profondità massima di circa -10 m e presenta un fondale ricco di massi di colore chiaro, con pareti ricche di parazoanthus ed anfratti tana di musdee e gronghi. Lo splendido scenario ci guiderà lungo una risalita fino in superficie per portarci alla scoperta della seconda ed ultima stanza, dentro la quale si è formata una grande bolla d’aria. Galleggiando in superficie e mantenendo il nostro erogatore in bocca per evitare di respirare “aria’’ non troppo sana, saremo affascinati da questa grande stanza incavata dentro la roccia. La grotta, alta circa 10 metri, con le sue pareti bianche ed il riflesso della luce solare proveniente dalla prima stanza, ci permette di spegnere le torce per godere attimi di assoluto silenzio. Ci accorgeremo della diversa salinità dell’acqua causata da piccole sorgenti d’acqua dolce, e l’aloclino formatosi è habitat per piccoli gamberetti rosa. Usciti dalla Grotta troviamo uno splendido pianoro da visitare entro i -15 m, ricco di vita bentonica e di pesce come salpe, saraghi, murene e nuvole di castagnole.

Ormeggio: -15m
Max Profondità: -18m
Livello: Facile

Le Grotte di Grotta Santa

Ormeggio: -15m
Max Profondità: - 40m
Livello: Difficile

L’immersione consiste nell’esplorazione di due splendide grotte comunicanti situate alla base di una dorsale rocciosa. Iniziamo la discesa lungo il costone che dalla Grotta Santa scende fino a -40 m di profondità. Entriamo nella prima grotta e dopo aver esplorato le pareti si prosegue lungo un passaggio che conduce nella seconda grotta. Le due grotte, spesso tana di aragoste e cernie di media taglia, offrono sempre uno splendido scenario. Usciti dalla seconda grotta iniziamo la nostra risalita dirigendoci verso costa. Dopo essere tornati alla cima dell’ancora, rispettando la nostre tappe di sicurezza, risaliremo verso la barca.

Punta Cappellone

Ormeggio: -15m
Max Profondità: - 35m
Livello: Impegnativa

Una volta in acqua iniziamo la nostra immersione pinneggiando in direzione nord su di un pianoro, sino ad incontrare l'orlo di un gradino, con una parete che scende fino ad una profondità di circa -35 metri. Arrivati sul fondo noteremo la presenza di una prateria di Posidonia oceanica su di un fondale di sabbia  bianca. Proseguiamo in direzione ovest dove troveremo due grandi massi appoggiati alla parete che formano piccoli tunnel, attraverso i quali passeremo per scoprire tane di Corvine e fantastici colori. Lasciando la parete alle nostre spalle visitiamo una grande prateria che cresce su  di una franata di piccoli e medi massi tra i quali troveremo nascoste aragoste e cicale. A questo punto banchi di corvine, dentici e qualche grossa cernia ci scorteranno alla scoperta di una piccola grotta a -18 metri di profondità. Entrati nella grotta, apparentemente chiusa, ci accorgeremo che un fascio di luce scende dall'alto sulla nostra sinistra, proveniente da uno splendido “camino" che ci ricondurrà al pianoro sottostante la barca alla profondità di -8 metri. Costeggiando una parete frastagliata e ricca di vita, giungeremo all'ingresso di una seconda grotta. La grotta, che presenta un fondale costituito da sabbia bianca e pareti altrettanto chiare, è tana di anemoni giganti. Rientrando verso la barca sarà inevitabile non rimanere affascinati dal fantastico panorama sottomarino che la visibilità di queste acque ci regala.

Punta Caretta

Ormeggio: -12m
Max Profondità: - 35m
Livello: Impegnativa

L’immersione ha inizio costeggiando una parete frastagliata e ricca di colori. Ad un certo punto ci affacciamo sull'orlo di una parete che scende nel blu. Lungo la parete è possibile esplorare numerosi anfratti e tane. Continuando la discesa fino ad una profondità di circa -35 metri su di un fondale sabbioso, scorgeremo grossi banchi di dentici e di saraghi. La particolarità di questo tuffo è il contrasto cromatico del fondale liscio e sabbioso che anche in profondità, offre alla vista colori sensazionali, che sfumano dal blu intenso al turchese. Proseguendo lungo la parete verso ovest, ci aggireremo tra i numerosi massi accatastati sul fondo, dove con un pizzico di fortuna è possibile scorgere diversi esemplari di Torpedini che, con il loro colore chiaro, si mimetizzano perfettamente sulla sabbia. Proseguiamo la nostra immersione lungo un canyon che ci ricondurrà verso la barca. Lungo il canyon è possibile incontrare banchi di ricciole, saraghi e cernie di piccola e media taglia.

Scoglio Pignata

Ormeggio: -12m
Max Profondità: - 30m
Livello: Medio

Lo Scoglio Pignata è uno piccolo scoglio affiorante nella zona Nord-Ovest di Lampedusa. Iniziamo la discesa e ci avviamo in direzione Nord. La parete dello scoglio offre numerosi anfratti e spaccature dove non manca il pesce di tana. Diversi fori passanti offrono scenari e giochi di luce suggestivi. Numerose colonie di Astroides colorano di arancione le pareti del nostro scoglio. Alla base scorgiamo diversi massi di forma circolare che fanno da tana a cerniotti, corvine e qualche esemplare di trigone. Ma guardiamo sempre nel blu perchè è facile avvistare grossi predatori pelagici come Dentici, Ricciole e Tonnetti che sfrecciano in battute di caccia. Dopo aver completato il giro quasi completo dello scoglio iniziamo la fase di risalita verso la barca.​​
 

Scoglio della Madonnina

Ormeggio: -15m
Max Profondità: -18m
Livello: Facile

A largo dell’Isola dei Conigli, lungo il versante Sud dell’isola, troviamo un piccolo scoglio affiorante, chiamato lo “Scoglio della Madonnina”, dal quale prende il nome il sito di immersione. Lo scoglio ha una forma piramidale ed è caratterizzato da un grande “foro” che lo attraversa da una parte all’altra. All’ingresso del foro, a circa 15 metri di profondità si trova la bellissima e suggestiva  statua della  Madonnina di Porto Salvo, dono di Roberto Merlo alla popolazione Lampedusana. La storia vuole che Roberto Merlo, fotografo subacqueo, dopo essere stato salvato da pescatori Lampedusani, in seguito ad un malore avuto in mare a largo dell’isola, decise di donare la statua a protezione degli abitanti dell’isola e di tutti gli amanti del mare. La statua è in bronzo ed è a grandezza naturale. 

Scoglio del Panettone 

Ormeggio: -5m
Max Profondità: - 20m
Livello: Facile

Il Panettone non è altro che un grosso scoglio emerso a un centinaio di metri dalla Madonnina da cui prende nome il sito. Un’immersione semplice e tranquilla, ideale per chi è alle prime armi o come tuffo iniziale della stagione. Dopo aver raggiunto il pianoro di ancoraggio a circa -5m di profondità iniziamo a scendere lungo una parete e arrivati a circa -18m troviamo l’ingresso di una grotta passante, che crea interessanti giochi di colore e luce. Quì stazionano diversi esemplari di cernia bruna e un banco di saraghi. Dentro la grotta colonie di Astroides tappezzano le pareti e numerosi anfratti fanno da tana a polpi e murene. Dopo essere usciti dalla grotta seguiamo una dorsale rocciosa che ci accompagnerà alla scoperta di un secondo panettone, dove troveremo una seconda grotta di dimensioni ridotte. Attorno ai due panettoni troviamo un fondale sabbioso misto a massi, e una prateria di posidonia oceanica. Tra i massi piccoli trigoni, scorfani, cernie e corvine, mentre nel blu nuotano banchi di saraghi e castagnole.

Scoglio Fortuna 

Ormeggio: discesa nel blu
Max Profondità: - 38m
MultiLivello: Impegnativa/Difficile

L'immersione consiste in due grossi scogli completamente sommersi che si ergono nel blu dal fondale sabbioso. Il primo di grosse dimensioni presenta una forma piramidale e ha il cappello a circa -25m di profondità. Il secondo più piccolo, in direzione sud. Calato il nostro pedagno iniziamo il nostro tuffo nel blu che ci porterà alla scoperta di pareti tappezzate da spugne, ascidie, ricche di anfratti e tane per piccole specie ittiche e diversi crostacei. Arrivati sul fondo iniziamo l’esplorazione lungo la dorsale est, dove troviamo numerosi anfratti e cavità nelle quali sono nascosti grossi polpi, murene e aragoste. Lasciandoci la piramide alle nostre spalle ci dirigiamo verso sud per raggiungere la seconda formazione rocciosa dove è nascosta una splendida ancora di epoca greca. Numerosi Anemoni che spesso ospitano il piccolo gamberetto invisibile, l'Amethysteus, mentre diversi Spirografi si aprono verso il blu per catturare microorganismi e microparticelle di cibo. I due scogli rappresentano una vera e propria oasi in mezzo al deserto sabbioso che caratterizza il versante Sud dell'Isola, e offrono pertanto un ambiente ideale a tutte le specie pelagiche, come ricciole e dentici che si avvicinano per cacciare pesce di piccola taglia come boghe, menole e castagnole. Diversi esemplari di cernia e un bellissimo esemplare axinella cannabina  si faranno notare regalandoci una visione ricca vita e di colore. Dopo aver circumnavigato il piccolo scoglio rientriamo verso nord lungo la dorsale ovest della piramide, dove iniziamo la fase di risalita fino a raggiungere il cappello a quota -25m. Qui troveremo il nostro pedagno che ci guiderà verso la lenta risalita.

Lampione

Ormeggio: - 4m
Max Profondità: - 40m
MultiLivello: Medio/Impegnativa

Navigando per circa 14 Mg a ovest di Lampedusa raggiungiamo l’isolotto di Lampione.  Di modeste dimensioni questo grosso scoglio presenta la stessa natura calcarea di Lampedusa. Durante la traversata si possono facilmente avvistare delfini e tartarughe marine. Ancoriamo la nostra imbarcazione su di un fondale roccioso di circa 12m e ritrovati sul fondo vicino all’ancora iniziamo la nostra immersione. Seguiamo il fondale roccioso ricco di pesci Pappagallo, pesci Civetta, Castagnole, banchi di Saraghi e Salpe che ci terranno compagnia fino ad arrivare sull’orlo di un gradino che si affaccia lungo una parete che scende oltre i 40m. Qui ci fermeremo qualche minuto per scorgere pesce pelagico a caccia, come Dentici e Ricciole. Iniziamo la discesa e intorno ai 25-30m scorgiamo grossi esemplari di Cernia bruna e qualche Dotto. La parete è ricca di vita bentonica e di grosse spugne. Tra i numerosi anfratti troviamo pesce di tana come gronghi, murene, musdee e qualche scorfanotto. Durante i mesi più caldi è possibile fare un incontro ravvicinato con uno splendido e mite  predatore di questi mari: lo Squalo Grigio!

Linosa

Ormeggio: - 4m
Max Profondità: - 40m
MultiLivello: Medio/Impegnativa

Secchitella

Navigando in direzione Nord per circa 21 miglia raggiungiamo la splendida Isola di Linosa. Di natura vulcanica Linosa offre scenari subacquei tra i più belli del Mediterraneo. Tra i numerosi siti di immersione uno dei più suggestivi e mozzafiato è senza dubbio la Secchitella. La secca presenta due pinnacoli principali a -4m e a -12m e nella parte più profonda si inabissa raggiungendo i -70m di profondità. La secca si allunga da Nord a Sud per quasi un centinaio di metri, ed è completamente attraversata da un bellissimo canyon che la divide in due nella parte più alta formando i due pinnacoli sopra citati. Attorno alla secca troviamo un gradino roccioso che varia intorno ai -18/-22m. La Secchitella può essere esplorata in più tuffi da diversi versanti, data la sua grandezza, varietà e soprattutto ricchezza di vita. Pesce pelagico di grossa taglia, come Ricciole, Dentici, Tonnetti, e grossi esemplari di Cernia e Dotto, Corvine, ecc.. Ancoriamo sul cappello a -4m e iniziamo la nostra discesa per raggiungere un gradino intorno ai -20m dove saremo letteralmente circondati da nuvole di Castagnole. Continuiamo la discesa tenendo la parete sulla destra per raggiungere l'ingresso del canyon. Attraversando il canyon scorgiamo tane e anfratti da esplorare, e i colori come il giallo e l'arancione ci accompagnano a testimoniare la presenza di grosse colonie di madrepore. Dopo aver percorso tutto il canyon ammiriamo un'ancora di epoca romana e iniziamo la fase di risalita fino a raggiungere il cappello a -4m dove potremo fare la nostra sosta di sicurezza.

Secca Di Levante

Ormeggio: -20m
Max Profondità: -40m
Livello: impegnativa

Condizioni meteo marine permettendo, ci si può immergere in una vastissima secca situata a 12 miglia ad Est di Lampedusa, la Secca di Levante, una delle più belle immersioni in Mediterraneo. Durante la navigazione non è raro avere emozionanti incontri con i delfini. La secca può essere esplorata da diversi punti. Il cappello parte dai 20 metri, ed è totalmente colonizzato di piccoli organismi marini. La visibilità strepitosa ci accompagna su pareti, canyon e tane abitate dalle immancabili grandi cernie brune. Su questi fondali nuotano indisturbati Corvine, Trigoni giganti, aquile di mare, tonni, ricciole, dentici e non è difficile ammirare qualche grossa tartaruga Caretta Caretta che nuota pacificamente.

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